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Lago di Viana e Ciarm del Prete

  • Immagine del redattore: Fabio Mattiussi
    Fabio Mattiussi
  • 25 apr 2020
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 6 lug 2020

Il Lago di Viana è uno splendido laghetto di alta montagna che si trova nel Vallone dei Tornetti (Viù), sovrastato alle sue spalle dalla vetta del Ciarm del Prete.

Vale la pena intraprendervi un'escursione per la bellezza del suo paesaggio, nonostante il dislivello non indifferente e i 13 km di percorso.

Lago da Viana con la sua caratteristica isola, dalla cresta del Monte Ciarm del Prete.

 

La gita può svolgersi praticamente tutto l'anno, e in ogni stagione il lago si presenterà in abiti diversi. Questa volta ci siamo andati a metà giugno, per osservare una ricca fioritura di genziane, e qualche rododendro alpino (Rhododendron ferrugineum), che dato il gran caldo della scorsa estate hanno purtroppo anticipato la loro fioritura. Spesso il caldo estivo fa sì che si creino numerose nebbie in quota, che, oltre ad ostruire la vista sui paesaggi, possono risultare pericolose a chi non conosce bene questi sentieri.


La nostra escursione comincia presso l'Alpe Bianca dei Tornetti di Viù (1420 mslm), nell'omonima valle. Si tratta di un vecchio hotel abbandonato, che gli abitanti hanno correttamente soprannominato "Ecomostro", dal momento che deturpa parecchio il paesaggio circostante. Lasciata la macchina e superato l'Ecomostro, ci incamminiamo lungo una strada sterrata che dopo una serie di tornanti ci porterà in mezzo a prati alpini, sempre percorrendo una salita molto dolce. Sulla destra, la vista è dominata dalla sagome della Rocca Moross (2135 mslm), del Monte Marmottere (2193 mslm) e del Monte Ciriunda (2242 mslm).


Dopo circa mezz'ora di cammino troveremo lungo la strada una palina segnaletica con le indicazioni per il Colle Veilet (1h15'), il Lago di Viana (1h30') e il monte Ciarm del Prete (2h). Svolteremo a sinistra nei prati e troveremo il sentiero. Questo sentiero è poco visibile dalla strada, a volte anche anche a causa dell'erba alta dei prati, ma dopo poche decine di metri risulterà molto più delineato.

Le vette sullo sfondo (Rocca Moross, Monte Marmottere, Monte Ciriunda), la palina segnaletica con le indicazioni per le nostre mete, e il dolce sentiero tra i verdi pascoli.

 

Il sentiero sale a tratti dolce tra i prati e a piccoli tratti s'inerpica più rapidamente, ma la vista è appagata dai fiori rosa dei rododendri che iniziano a fare la loro comparsa. Lungo questo tratto, in una dolce conca circondata da verdi prati, troviamo uno stagno, probabilmente un laghetto che ha perso la sua sorgente. Proseguendo, dovremo attraversare un piccolo ruscelletto e spostarci quindi sulla sua destra orografica, che più avanti dovremo nuovamente attraversare per portarci sulla sua sponda sinistra.

Dall'alto: il primo stagno che si può incontrare, immerso nei verdissimi prati che troveremo lungo tutto il nostro percorso, fino al Lago di Viana. Sotto, il ruscello che dovremo guadare, e a destra, subito dietro alla scarpata in centro alla foto, troveremo il Lago di Viana.

 

Continuando a camminare tra i dolci prati arriviamo al Lago Veilet (2060 mslm), anch'esso un laghetto perlopiù melmoso. Adesso, superando il laghetto sulla sua sponda sinistra, il sentiero prosegue a mezza costa tra erba e rocce, terminando su un falsopiano che in ci porterà direttamente al Lago di Viana (2200 mslm).

Il Lago del Veilet, che segna il bivio per decidere se percorrere l'anello in senso antiorario od orario (la nostra scelta)., Sotto, il sentiero a mezzacosta successivo al bivio, e il falsopiano che indica che il Lago di Viana è subito lì dietro.

 

Nella zona attorno al lago, all'inizio dell'estate è possibile notare ricche fioriture di viole mammole (anche bianche se siete fortunati), di genziane (Gentiana Acaulis) e ranuncoli gialli. Il lago presenta un solo estuario, costellato da moltissime rocce semi sommerse dall'acqua. Di fronte a noi troviamo la sagoma del Ciarm del Prete. Sotto l'anticima e sulla sponda sinistra del lago, si possono trovare i resti di un piccolo nevaio. L'isola al centro del lago è forse una delle sue caratteristiche più peculiari e potrà essere osservata in tutto il suo splendore dalla cresta del Ciarm del Prete (il tratto per osservare bene il lago è abbastanza esposto, e su prati molto ripidi e scivolosi, pertanto si consiglia di fare sempre attenzione).

Panoramica del Lago di Viana dalle sue sponde. Sotto, l'estuario del lago, e il lago visto dai ripidi prati della cresta del Ciarm del Prete.

 

Dopo una pausa per ammirare lo splendido paesaggio, costeggiamo il lago sulla sua sponda destra e ci apprestiamo a superare un tratto relativamente ripido, con sentiero pressoché inesistente. Ecco in breve il Lago Pane (2282 mslm), racchiuso in una piccola conca, che termina anch'essa con i resti di un nevaio. Da qui la vista domina sul Colle dei Tre Lajet (2230 mslm), noto anche come Passo del Lago di Viana, che abbiamo appena superato, e che divide a sinistra la Val d'Ala dalla Valle di Viù (a destra). Volendo, dal Colle dei Tre Lajet, in circa 15min di cammino, è possibile raggiungere il Lago di Lusignetto o Lagoscuro (2174 mslm), sovrastato dal Torrione Lagoscuro (2299 mslm).

A sinistra il Lago Pane con i resti di un nevaio sul fondo della conca, e a destra il Colle dei Tre Lajet visto dal lago appena raggiunto.

 

Proseguendo lungo la stessa direzione da cui siamo arrivati al Lago Pane, superiamo un altro tratto ripido, dove la traccia del sentiero è sempre male segnalata, se non inesistente. Ci troviamo ormai in cresta, e di fronte a noi troviamo l'imponente Torre d'Ovarda, oggi però coperta per buona parte dalle nuvole che non ci permettono di ammirarla appieno. Ai suoi piedi troviamo invece una moltitudine di laghetti, che compongono i Laghi d'Ovarda: in tutto sono 7, di cui alcuni ben visibili, altri nascosti tra le cime circostanti.

L'imponente mole della Torre d'Ovarda (3075 mslm, ma oggi coperta), costellata dai laghi Piccolo, Blu, Grande e Lungo (appena visibile). Sulla destra invece, svetta Cima la Rossa (2793 mslm), mentre al centro troviamo il Monte Ciorneva (2918 mslm).

 

Proseguendo lungo la costa, arriviamo in pochissimi minuti alla vetta del Ciarm del Prete (2390 mslm), da cui godiamo di una splendida vista a 360 gradi sul Vallone dei Tornetti e sulla Valle di Viù, verso Lemie.

La vista dalla cima del Ciarm del Prete: il Vallone dei Tornetti a sinistra, e la Valle di Viù verso Lemie a destra.

 

Possiamo scendere lungo la ripida cresta fino al Passo del Veilet (2109 mslm), e in breve al Lago Veilet, dove chiuderemo l'anello. Dal Passo del Veilet parte un sentiero che conduce alla vetta della Cresta Montù (2245 mslm), che però non fa parte dei piani della nostra gita odierna.  

Il Ciarm del Prete, con la sua ripida cresta; la Cresta Montù, e infine il Lago Veilet visto dall'omonimo Passo.

 

Con calma, e godendoci la vista dei prati verdi e della particolare Rocca Moross di fronte a noi, ci apprestiamo a portare a termine la nostra escursione sulla strada poderale, che ci riporterà all'Alpe Bianca.

In alto, la Rocca Moross immersa un cielo terso e azzurro, con un ruscello che crea una splendida cornice.

Sotto, ancora uno sguardo al Ciarm del Prete (a sinistra), e alla frazione dei Tornetti con l'ecomostro dell'Alpe Bianca (costruzione sulla destra).

 

L'escursione non è difficile dal punto di vista della tecnica, ma è abbastanza lunga (13 km circa), e anche il dislivello non è banale (quasi 1000 D+). Nonostante ciò, vale la pena portarla a termine per la bellezza dei suoi paesaggi che si offrono all'escursionista, e su un percorso decisamente poco frequentato.


Se interessati a vedere altre foto di questa escursione, potete visitare la galleria apposita. Poco più sotto potete trovare la traccia GPX del sentiero e il suo modello 3D.



 
 
 

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