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Lago di Malciaussia e Lago Nero da Margone (Usseglio)

  • Immagine del redattore: Fabio Mattiussi
    Fabio Mattiussi
  • 29 apr 2021
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 30 apr 2021

La lunga escursione di oggi ci porterà a visitare due dei laghi più famosi delle Valli di Lanzo: l'azzurrissimo Lago di Malciaussia e il sovrastante Lago Nero.

Il famoso Lago di Malciaussia visto dal sentiero che conduce al Lago Nero.

 

Iniziamo la nostra gita al fondo della Valle di Viù e raggiungiamo la frazione di Margone, nel comune di Usseglio, dove, lasciata l'auto nel parcheggio della piazza del paesino, procederemo a piedi fino alle sponde del Lago di Malciaussia, formato dall'omonima diga: nel periodo ottobre-maggio la strada che da Margone conduce alla diga è chiusa al traffico, pertanto il lago è raggiungibile solo a piedi o in bici. Infatti, avendo scelto fine maggio come periodo per la nostra escursione, troviamo abbassata la sbarra che blocca il transito alle auto (quota 1480 mslm circa). Da qui inizieremo la camminata seguendo sempre la stessa strada. Inizialmente ci troveremo immersi all'interno dell'ombroso bosco, ma lentamente e grazie ad alcuni tornanti, inizieremo ad uscire dal bosco, e la vista si aprirà quindi sulle cime che delimitano la frazione di Usseglio.

La strada asfaltata che da Margone conduce alla diga, è nei primi tratti circondata dal bosco, ma successivamente verdi prati ci condurrano al lago.

 

In questo periodo i prati sono ricchi di fioriture: possiamo ammirare soprattutto l'azzurro dei non-ti-scordar-di-me, il blu delle genzianelle, il bianco delle ombrellifere e degli anemoni, il giallo delle primule e delle violaciocche...

Genzianelle a sinistra, e un candido anemone a destra.

 

Volgendo lo sguardo alle nostre spalle (verso est,) notiamo la cima della Torre d'Ovarda, Punta Golai e il Monte Ciorneva.

In questo periodo non è inusuale trovare ancora trovare parecchi nevai; a sinistra, possiamo intravedere la vetta della Cima Testa Nera (3080 mslm), mentre a destra, possiamo scorgere in lontananza la cima piatta della Torre d'Ovarda.

 

Continuando a salire, troveremo un ultimo tornante verso destra, superato il quale scorgeremo l'ultimo tratto di strada che ci condurrà alla diga: da qui potremo ammirare in lontananza la sagoma inconfondibile del Rocciamelone svettare su tutte le altre.

Sulla sinistra, la cresta dentellata del Piccolo Monte Turlo (2412 mslm), sulla sua sinistra il Monte Turlo (2590 mslm) e dietro di loro il monte Palon (2965 mslm).

L'ultimo tratto di strada che conduce alla diga; in lontananza si nota svettare il Rocciamelone.

 

Ancora 15 minuti circa di cammino e raggiungiamo la diga di Malciussia, a quota 1805 mslm, dove la strada fa una rapida svolta a destra aprendosi alla bellezza del Lago. In questo periodo l'azzurro delle acque che riempiono il lago e provengono dallo scioglimento dei nevai e ghiacciai in quota fa da contrasto con il verde dei pascoli circostanti e l'azzurro intenso, quasi blu del terso cielo primaverile. Forse si tratta di uno dei periodi dell'anno in cui il lago manifesta il suo maggiore fascino. Oltretutto, la strada chiusa al traffico consente di avere il paesaggio non rovinato da centinaia di automobili parcheggiate sulle sponde del lago.

Le acque color azzurro intenso di Malciaussia, circondato dai verdi pascoli alle pendici dei monti della Lera (sulla destra).

 

Qui è possibile fare una sosta presso il Rifugio Vulpot, situato nei pressi delle sponde del lago. É d'obbligo fermarsi qualche minuto anche sulle rive del lago o sui verdi prati della sponda Nord del lago, costellati di ruscelli che provengono dalle vette dei Monti della Lera (oltre 3000 mslm). Impossibile non restare incantati dalla quantità di fiori che sbocciano nei prati nei mesi di maggio e giugno.

Le acque limpidissime sulle sponde del lago, e i prati fioriti esposti verso sud.

 

Volgendo lo sguardo verso sud possiamo ammirare svariate vette, tra cui la Grand'Uja, Monte Costa Fenera, il Piccolo Monte Turlo e il Monte Turlo stesso, il Monte Palon, e il Rocciamelone.

Il panorama che si può ammirare volgendo lo sguardo da est fino ad ovest: il colpo d'occhio è impressionante.

 

Continuando il tragitto verso l'immissario principale del lago, procederemo in direzione del sentiero che conduce al sovrastante Lago Nero, con soli 200 metri di dislivello.

Superato un piccolo gruppo di vecchie case in pietra, dove è possibile trovare delle simpatiche sculture in legno, seguiamo il sentiero che girando a sinistra guada il rio che si immette nel lago di Malciaussia. Il sentiero ora inizierà a salire dolcemente piegando nella direzione opposta fino ad ora percorsa. Poco dopo potremo ammirare nuovamente il lago di Malciaussia, sovrastato dalla vecchia caserma della Guardia di Frontiera, ormai in disuso.

A sinistra, il rio immissario del lago e sullo sfondo Punta delle Cavalle (3394 mslm) e Punta del Fort (3385 mslm); a destra, la vista sul Lago di Malciaussia dal sentiero che conduce al Lago Nero.

 

Poco dopo, il sentiero presenta un brevissimo tratto franato, in cui potrebbe essere necessario fare uso anche delle mani, per poi riprendere a salire lungo una carrozzabile ciottolata. Un tempo veniva percorsa dai muli. Proseguendo troveremo le indicazioni per il Colle della Croce di Ferro, ma procedendo dritto dovremo attraversare il Rio Croce di Ferro e che parte dalle pendici del Monte Palon: in questo periodo nel rio è solitamente presente molta acqua di disgelo.

Al bivio per il Colle della Croce di Ferro, possiamo ammirare tutti insieme da sinistra Costa Fenera, il Monte Turlo e il Piccolo Monte Turlo (foto a sinistra); salendo al Lago Nero inoltre, è ancora possibile trovare parecchi nevai che lambiscono il sentiero (foto a destra).

 

Dopodiché il sentiero continua su pendenze ancora più dolci, attraversa un ulteriore rio (quest'ultimo proveniente dai piccoli laghetti del Turlo) dove il sentiero presenta un secondo bivio. Il lago Nero è raggiungibile da entrambe le direzioni: a destra è conveniente per raggiungere i laghetti del Turlo e la vetta di Costa Fenera, lasciando il lago Nero più in basso; noi procederemo a sinistra raggiungendo il Lago Nero dal lato del suo estuario. Proseguendo lungo il sentiero a mezzacosta, possiamo sempre ammirare dall'alto le superfici del lago di Malciaussia. In breve arriviamo alle sponde del Lago Nero. Rispetto al Lago di Malciussia, qui le acque sono decisamente più scure, da cui è facile intuire l'origine del nome di questo lago.

A sinistra, il bellissimo paesaggio che si può ammirare salendo al lago, con la testata della Val di Viù e i Monti della Lera; a sinistra, il Lago Nero come appare al termine del sentiero appena percorso.

 

Siamo giunti alla meta della nostra escursione: ci troviamo al Lago Nero posto a quota 2007 mslm; dietro al lago possiamo osservare la possente mole del Monte Costa Fenera, mentre la cima frastagliata sulla destra appartiena al Monte del Turlo.

Panorama dalle sponde del Lago Nero: il paesaggio è dominato dalla sagoma di Costa Fenera, che da qui appare imponente. Costa Fenera è raggiungibile tramite il Colle delle Coupe (2345 mslm), prendendo il sentiero che si trova alla sinistra del lago.

 

Per chi volesse, il Lago Nero è punto di partenza per altre escursioni, tra cui Costa Fenera, i laghetti del Turlo, il Colle della Croce di Ferro e il Monte Palon.

Panorama del Lago Nero: a destra si scorge la punta più orientale dei Monti della Lera, di fronte al centro vediamo la testa pianeggiante di Costa Fenera, e a destra il Monte Turlo. Il sentiero che si intravede permette di partire dal lago e di raggiungere, prima i piccoli Laghetti del Turlo, e successivamente il Colletto Fenera (2525 mslm).

 

Dopo una lunga e meritata sosta possiamo ripercorrere lo stesso sentiero dell'andata, tornando al Lago di Malciussia, e infine procedendo lungo la strada asfaltata, fino al paesino di Margone.

Il Lago di Malciaussia al ritorno dal Lago Nero, nella luce del pomeriggio. Sullo sfondo la cima della Grand'Uja (2666 mslm).

 

L'escursione di oggi non presenta difficoltà particolari ed è davvero adatta a tutti, ma va considerato che il tragitto di oggi si sviluppa su ben 16km, quindi occorre avere un buon allenamento, e abitudine a lunghe camminate in montagna.

Sotto potete trovare la traccia GPX dell’escursione, e il percorso in 3D.

Qui è possibile visitare la galleria con tutte le foto della gita odierna.





 
 
 

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